Recensione 📚 La ricreazione è finita di Dario Ferrari – Quando l’università diventa un thriller (e un gran romanzo)

"Alle volte uno si crede incompleto, ed è soltanto giovane."

Dario Ferrari prende la commedia universitaria, la sbatte contro un muro e la trasforma in qualcosa di più grande: un romanzo che è, insieme, una satira feroce, un thriller accademico e una storia di formazione che si sbriciola sotto il peso della paranoia.

La trama (o meglio, il crollo di un uomo qualunque)

A Marcello, trentenne sfatto, precario e senza bussola, appioppano un dottorato di ricerca in Lettere come a Padre Maronno la Santità: per puro caso (almeno così pare..). Dopo alcune peripezie accademiche, si ritrova a scrivere una tesi su un oscuro intellettuale del Novecento, Tito Sella, morto in carcere dopo una condanna per banda armata. La realtà, però, si insinua nei suoi appunti con la delicatezza di un colpo di mazza: strani incontri, giochi di potere, ricatti e un’ateneo che sembra nascondere più segreti di quanti ne voglia rivelare.

E così, il nostro eroe (sempre che di eroe si possa parlare) finisce risucchiato in un'assurda ricerca che lo porterà a Parigi, tra flirt ambigui, terroristi viareggini, e una paranoia che si incolla addosso come il sudore nelle aule studio d’estate.

Ferrari gioca con il lettore, lo spinge in un gorgo di ironia e tensione, e lo lascia lì a domandarsi: ma cosa sto leggendo, e perché mi sta piacendo così tanto?

Punti Forti

Un protagonista memorabile: Anonimo eppure indimenticabile, con il sarcasmo rassegnato di chi ha capito troppo tardi che "il posto fisso" è una leggenda metropolitana. Marcello Gori, uno di noi!

Stile brillante e tagliente: Ferrari scrive con una precisione chirurgica, mescolando humor e inquietudine in un equilibrio perfetto. Se Tito Sella fosse esistito davvero, scommetto avrebbe regalato La ricreazione è finita alla sua Emma.

Atmosfera accademica perfettamente resa: Hai mai messo piede in un’università italiana? Se la risposta è sì, allora riconoscerai ogni dettaglio: dai corridoi claustrofobici alle dispense fotocopiate, fino ai professori che sembrano onnipotenti e poi spariscono nel nulla.

Punti Deboli

Non per chi cerca una storia "normale": Se vuoi una trama lineare e prevedibile, gira alla larga. Qui ogni pagina è un’incognita.

Si ride, ma con l’amaro in bocca: La ricreazione è finita è divertente, ma è anche un pugno nello stomaco per chi ha vissuto (o sta vivendo) la precarietà accademica.

La mia esperienza personale

Leggere La ricreazione è finita è stato come infilarsi in una biblioteca con le luci tremolanti e sentire all’improvviso che qualcuno ti sta seguendo. Ferrari sa come costruire un’atmosfera, come infilare il coltello nella piaga e come trasformare l’università in un palcoscenico di lucida follia.

Alla fine, ho chiuso il libro con una strana sensazione: divertito, inquieto e con la voglia di leggere altro di questo autore.

In conclusione

È un romanzo che sfugge alle definizioni, un libro che parla di università ma diventa una riflessione sulla vita, sulla rivolta, sul fallimento e sul confine sottile tra il reale e l’assurdo. È un noir? Una commedia? Una storia di formazione? Forse tutto questo insieme, e proprio per questo è una delle letture più sorprendenti degli ultimi tempi.

Lo puoi trovare qui.

Consigliato a chi ama i libri intelligenti, ironici e un po’ 'scomodi'. E a chi ha ancora gli incubi per quel professore che gli ha bocciato la tesi.

FOTO: me, myself and I



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