Il Natale..

Il Natale..

Già ne abbian parlato: festa creata 'ad hoc' dall'uomo per sperperare tredicesime e legittimata dalla religione che, mai come in quei giorni, riesce ad accrescere la sua enorme (un tempo?) e sgangherata influenza.

Questo non vuol dire, però, che io, cinico bipede, non abbia grandiosi ricordi legati a quei 'santi' giorni..

Quando ancora Babbo Natale e i simpatici personaggi del presepe erano vivi e scalcianti nella mia testa di bambino, adoravo, al di là dei regali, l'atmosfera che si respirava in casa, in famiglia. Quella crescente sensazione di familiarità ed empatia emotiva che aumentavano di pari passo coll'aumentare dei gradi 'sotto zero' fuori dalle mura domestiche. La Casa diventava luogo inespugnabile e stracolmo di ricchezze inimmaginabili. Ricchezze custodite nei cuori delle persone che, normalmente, circondavano la mia quotidianità di moccioso ma che, mai come a Natale, riuscivano a diventare il mio rifugio dorato. La mia casa del cuore.


Ecco, mia cara, quando i miei occhi si perdono nei tuoi (meravigliosi..), oltre all'inebetimento naturale, di colpo torno bambino: il cuore si scalda ed io mi sento al sicuro. Mi sento a Casa..

E fuori è Natale.

ancora

e..

..ancora


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