Recensione 📚 Questa è l'acqua di David Foster Wallace – istruzioni per vivere, anzi, per scegliere.

"La libertà di scelta non è un superpotere: è un lavoro quotidiano."

Questa è l'acqua è un piccolo libro che ha l'impatto di una cometa emotiva. Raccoglie sei racconti e un discorso che da solo vale l'acquisto: la celebre This is Water, lectio tenuta da Wallace ai laureandi del Kenyon College nel 2005. In Italia questo saggio è stato poi incluso in una raccolta più ampia, contenente anche alcuni racconti inediti in Italia, pubblicata nel 2017 da Einaudi, con il titolo Questa è l’acqua, grazie alla cura intelligente di Luca Briasco e all'accurata traduzione di Giovanna Granato, che restituisce in pieno l'ironia, le sfumature e i labirinti mentali dell'autore.
La trama (o meglio, un tuffo nelle ossessioni)

Wallace non racconta storie, ma esplora nevrosi, tic, slanci e gabbie mentali. Si passa da uomini che si tormentano per ogni possibile malinteso a ragazze che cercano di farsi amare attraverso la pietà. Ogni racconto è una lente su quella zona grigia tra ciò che sembriamo e ciò che siamo. E poi c'è il discorso finale, che è un pugno dolce in pieno petto: è sull'attenzione, sulla consapevolezza, sulla libertà vera (che non è fare ciò che vuoi, ma scegliere come pensare).
Punti Forti

✅ Prosa viva, nervosa, intelligentissima: Wallace scrive come se ti stesse leggendo la mente, ma con ironia disarmante.

✅ Potenza emotiva: alcuni passaggi fanno venire voglia di sottolineare tutto, altri fanno tremare.

✅ Discorso finale imperdibile: è un piccolo manifesto di umanità lucida e compassionevole.
Punti Deboli

❌ Non è lettura da ombrellone: i racconti richiedono attenzione, empatia e spesso anche rilettura.

❌ Wallace può risultare logorroico: a volte i suoi giri mentali sembrano non finire mai (ma forse è proprio questo il punto).
La mia esperienza personale

Leggere Questa è l'acqua è stato come incontrare qualcuno che sa esattamente dove ti fa male, ma ti parla con delicatezza. Ho riletto più volte il discorso finale, soprattutto in quei giorni in cui la routine prende il sopravvento e tutto scorre senza che ce ne accorgiamo. Perché anche l'acqua in cui siamo immersi va vista, riconosciuta, scelta.
In conclusione

Questa è l'acqua è più di un libro: è un promemoria. Che ogni giorno possiamo scegliere, anche quando sembra impossibile. E che pensare è difficile, ma è tutto ciò che abbiamo. Consigliato a chi non ha paura di guardarsi dentro e accettare che la mente è un posto affollato.
E un pensiero va a David Foster Wallace, anima fragile che ha visto con troppa chiarezza la complessità del vivere. Se oggi possiamo ancora leggerlo, è perché ha avuto il coraggio di mostrarci quanto sia difficile restare umani nel rumore di fondo del mondo. Grazie, DFW.
FOTO: me, myself and I


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